#Noallamafia
Il ruolo della confisca dei beni come strumento di contrasto e di lotta alla mafia è il titolo dell’incontro che gli studenti della classe 3^DBIO del Liceo Economico Sociale S.Anguissola hanno avuto con il dott. Roberto Bellasio Sostituto Commissario presso la Polizia di Stato (ANBSC Beni Immobili Nord Italia ) . L’incontro ha visto la preziosa partecipazione di Elena Simeti Responsabile della masseria di Cisliano e di Alessio Maganuco (SPI CGIL ) con funzione di moderatore .
Il dott . Bellasio, ha descritto la storia e il quadro organizzativo e funzionale dell’Agenzia in quanto garante della corretta destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata . Ha presentato le complesse procedure da seguire , dalla presa in carico del bene fino alla fase finale della destinazione attraverso la distinzione dei procedimenti penali e di prevenzione distinguendo i reati di competenza della ANBSC da quelli di competenza dell’Agenzia del Demanio .
Il ruolo del terzo settore e la collaborazione con i soggetti pubblici , in particolare il Comune , sono fondamentali nell’ottica di una politica di coesione , per poter realizzare l’obiettivo di sottrarre alla disponibilità delle mafie beni che sono diventati o possono diventare opportunità di impegno civile.
Gli studenti sono stati coinvolti nella realizzazione di un progetto di riuso sociale di un bene confiscato presente sul territorio cremonese . Partendo dallo studio delle planimetrie , messe a disposizione dall’agenzia , gli studenti hanno analizzato il caso inserendolo nel contesto urbano e nella realtà socio economica di uno spazio conosciuto. Muoversi all’interno del proprio territorio riscoprendone la prossimità con le mafie e agire per cambiare , ha permesso agli studenti di capire che nessun territorio si deve sentire esente dalle mafie, e che ognuno deve fare una scelta ed è responsabile del cambiamento.
Gli studenti divisi in gruppi , hanno dato nuova vita al bene trasformandolo in un luogo di accoglienza per stranieri , o per giovani con problemi di dipendenza che devono iniziare un percorso di autonomia , in uno spazio di creatività aperto agli adolescenti del territorio e molto altro ancora.
Progettare un riuso sociale di un bene confiscato ha portato gli studenti a confrontarsi con un nuovo vissuto delle realtà quotidiane e dei luoghi abitati , ha inoltre fatto emergere la necessità di riconsiderare le relazioni del e con il territorio , con i suoi protagonisti , perchè come è stato ricordato durante l’incontro “ un bene confiscato non è un problema ma una risorsa , e deve diventare un bene comune creando un circolo virtuoso”. Elena ha chiuso l’incontro ,dopo avere accolto le proposte degli studenti, ricordando che “ di antimafia non si muore noi siamo qui e vi raccontiamo una nuova storia , voi dovete scegliere”.